Seconda curiosità: un arcobaleno riflette il suo gemello, invertendo i colori. In realtà è un pò più complicata di così, ma facciamocela bastare.
Poi, se tutto ciò accade a Calvari, meglio ancora. Ma anche qui c'è l'inganno, perché a seconda del punto d'osservazione, e finché ci sono le condizioni giuste, l'arcobaleno "segue" chi lo guarda.
Altre caratteristiche tecniche (fonte wikipedia): L'arcobaleno appare in genere nella forma di un arco di circonferenza nel cielo, con il centro dell'arcobaleno posizionato sotto l'orizzonte e in direzione opposta a quella del Sole, nel cosiddetto "punto antisolare".
La forma circolare dell'arcobaleno deriva dal fatto che l'angolo che massimizza l'intensità dei raggi solari riflessi dalle gocce d'acqua risulta essere costante, di circa 42° rispetto all'osservatore.
Isaac Newton originariamente (1672) distinse solo cinque colori primari: rosso, giallo, verde, blu e violetto. Solo più tardi introdusse l'arancione e l'indaco, dando sette colori in analogia con il numero di note in una scala musicale.
Ok, Quindi?
Niente. Ora ne sappiamo appena di più sugli arcobaleni.
Di cose scientifiche da sapere su questo strano effetto ottico ce ne sarebbero ancora un'infinità, ma credo sia importante non relazionare tutto allo studio del perché. L'arcobaleno è lì, gratuito, disponibile fino a scadenza. Guariamolo e basta, che è già tanto.
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