Cartaceo o eBook?

Il grande dilemma letterario degli anni '10 di questo secolo.
Integralisti della carta versus progressisti del digitale.
Alzando lo sguardo sulla mia libreria, mi scoccia notare come gran parte dei libri che posseggo siano inscatolati a causa di mancanza di spazio (per ora). Capisco dunque chi in casa non ha posto o semplicemente non ha voglia di trasportare nella borsa, o in mano, il peso e l'ingombro di un libro. O chi non ha la concezione del libro "intimo" che deve essere di proprietà, ma che al contrario lo legge e lo fa immediatamente sparire come fosse un oggetto ingombrante privato del suo utilizzo.
Per tutta questa categoria di persone l'eBook è la salvezza. Si corre il rischio di perdere l'anima del tomo, ma a fronte di una spesa anche più bassa, l'importante è che le parole stampate siano leggibili e fruibili in ogni luogo e momento, con il solo ausilio di un tasto di accensione o spegnimento.
Poi c'è chi come me, ogni libro è letteralmente un figlio. Ho sempre tenuto ogni libro che ho letto e ora ne pago le conseguenze in termini di ingombro. Oltretutto, non contento, i miei libri devono essere non solo adagiati in un modo corretto secondo una logica, ma pretendo che siano intonsi come appena usciti dalle rotatrici del tipografo.
E qui nasce un'altra sottospecie di lettore, quello che i libri li legge cartacei ma li distrugge, usurandoli fino allo sfinimento: ma non ne parlerò perché correrei il rischio di sentimi male.
Però, dall'alto del mio feticismo cartaceo, i libri li leggo per un buon 90% in eBook. Come è possibile?
Ho scritto della comodità di un lettore eBook in tasca, unito alla pretesa di avere i libri cartacei intonsi: ebbene, il tomo lo lascio a casa, sul comodino, e leggo all'antica solo prima di andare a dormire. Per tutto il resto, ho sempre accanto a me il mio fedele kindle che ormai non ce la fa più, ha la batteria che si scarica in continuazione, la custodia è screpolata, ma mi permette di leggere ovunque senza paura di distruggere il libro che a casa si manterrà in condizioni invidiabili, pronto per essere messo al suo posto nella libreria.
Personalmente ho trovato il mio equilibrio, unendo tradizione e innovazione e piegandole alle mie pretese di lettore pretenzioso. Solo un cruccio mi colpisce, e ne parlerò in un prossimo post: è giusto pagare un libro cartaceo per poi ripagare lo stesso libro in formato ebook?

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