Responsabilità

Si è sempre responsabili di ciò che si scrive.
Non esiste il poter nascondersi dietro un dito, una volta che si è macchiato il foglio con una parola. Scripta Manent è quanto di più vero possa esistere, per qualcuno che scrive. Persino le pagine scartate, le bozze cancellate, hanno la loro importanza nel momento in cui vengono appuntate sul foglio bianco.
Però, al contrario, trovo odioso che venga imposto di scrivere solo di quello che si conosce.
Mi è successo, ed è stata, in questi anni, l'unica cosa che ho mal sopportato. "Non puoi scrivere di questa cosa, perché non ti è successa veramente". E menomale che non mi era successa veramente, quella cosa!
Salgari non si mosse mai da Cagliari, ma descrisse intere città come se fosse stato presente in quel momento esatto. Quindi non basta informarsi, leggere, studiare, guardare ogni prospettiva dalla propria scrivania. Bisogna vivere nella realtà il luogo o la situazione di cui si parla.
E allora annulliamo l'immaginazione, asfaltiamo ciò che la letteratura è, cioè immedesimazione dell'immaginario, descrizione della realtà tramite punti di vista che non siano per forza quelli del reale.
Aspetteremo di vivere un lutto per parlarne, parteciperemo a una gara di biciclette per poter parlare del Giro d'Italia.
Oppure parliamo di quello che vogliamo, assumendoci, nel bene e nel male, le nostre responsabilità.

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