Tutto sommato

Non mi ha mai abbandonato la voglia di scrivere. Semplicemente trovo più difficile farlo nelle stagioni estive.
Sarà il caldo, sarà che il lavoro diventa ogni giorno più impegnativo, ma a inizio primavera poso la penna e non riesco più a riprenderla in mano fino all'autunno, in concomitanza dell'arrivo delle piogge e delle lunghe sere buie.
Forse quella del blog è solo una delle molte idee tardive che mi saltano in mente così, dal nulla, come se fossero lì, dietro l'angolo, pronte ad aggredirti. Ma lo fanno sempre in modo goffo e mai del tutto convincente.
Potrebbe rivelarsi un buon passatempo, scrivere qui sopra. Una nuova forma di stesura del testo a cui, appunto, non avevo mai pensato.
Alla fine ho sempre scritto per creare un mondo e infilarci dentro personaggi e storie, invece il blog potrebbe essere una nuovo modo per far fluire quello che ho da dire senza per forza farlo fare a qualche personaggio inventato.
Insomma, quello che devo dire, lo dico così, senza alcun filtro letterario. Sinceramente non so se lo fanno in molti, ma non ho mai avuto come priorità quella di seguire il percorso di altri per poter arrivare a un obbiettivo. Anzi, a volte faccio le cose così, perché mi va.
Magari mi rompo le scatole prima e torno a fare come ho sempre fatto, magari tra qualche anno rileggerò questo primo post che sto scrivendo una buia serata in attesa di tirare giù la serranda del mio distributore, pensando che ho avuto proprio una buona idea. O una idea di merda.
Ormai è tardi, passano poche auto, il giorno non ha molto altro da lasciarsi dire.
Ogni volta che vorrò dire qualcosa, lo scriverò qui. Di cosa parlerò (scriverò), non ne ho idea.
Non posso promettermi nulla.
Magari di libri, magari di morte. O di vita. Chissà.

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